mercoledì 25 gennaio 2012

Chi è senza peccato scagli la prima pietra.


Ora, non voglio prendere le difese di Schettino ma qua si sta veramente esagerando. Apro Facebook e mi ritrovo la pagina principale piena zeppa di persone che non fanno altro che condannare ed insultare Schettino come se fosse una sorta di mostro. Ho letto commenti del tipo "bisognerebbe condannarlo a morte!" oppure "in galera a vita!" o ancora "merita di soffrire come un cane".
Ripeto, non voglio prendere le difese di Schettino, ciò che è accaduto è un fatto molto grave e sono morte 15 persone (18 i dispersi). Nonostante questo, è moralmente inaccettabile tutto questo accanimento della gente e dei media nei confronti di Schettino. Ha sbagliato, ha avuto paura ed avrà pur abbandonato la nave, infatti anch'egli è un essere umano come tutti noi.
Voi direte "un capitano non può permettersi di agire in determinati modi", vi do' ragione, ma è necessario che ognuno si faccia un esame di coscienza e si chieda se è giusto continuare ad insultarlo.
Mettiamoci nei suoi panni, sono sicuro che a nessuno di noi piacerebbe sentirsi dire certe cose, indinpendentemente dall'errore commesso. Impariamo a guardare come siamo noi e cosa facciamo tutti i giorni, come ci comportiamo con chiunque ci sta' attorno e se siamo davvero migliori di Schettino.
Un semplice pensiero alle famiglie delle persone scomparse sarebbe più che sufficiente. Paradossalmente ho letto solo pochissimi commenti riguardo ai morti in questo incidente.



Dario

sabato 21 gennaio 2012

L'educazione non è indottrinamento



Educare un bambino è fondamentale, i comportamenti che egli assume da piccolo lo condizioneranno per tutta la vita.
L'errore comune è pensare che, con la scusa di dare un educazione al figlio, sia lecito decidere per lui e modellarlo a proprio piacere.
Educare invece è fare in modo che il bambino sviluppi la propria persona ed il proprio pensiero in autonomia senza essere condizionato dalle scelte dei genitori.

La paura più comune di fronte a questo tipo di via da percorrere è che il bambino possa sviluppare insane abitudini e cattivi comportamenti.
Questo però non è possibile, non può capitare che un bambino abbia l'istinto naturale di far del male; anzi, è proprio provando a scongiurare questa possibilità che aumenta il rischio che si verifichi. Quando un bambino infatti riceve un educazione estremamente rigida o seguirà la via che gli è stata indotta oppure farà l'esatto contrario.

Se un bambino prende un bastone ed inizia a colpire il fratellino, la maggior parte dei genitori gli toglierà il bastone, gli dirà che non si fa e farà in modo che il figlio non possa più avere in mano oggetti pericolosi. Questo comportamento però non permette al bambino di capire che ha fatto del male, infatti registrerà solo il divieto "non si fa" ma non la motivazione.
Se invece si spiega al bambino che la sua azione danneggia il fratello, il bambino prima o poi capirà da solo che è meglio non farlo, perchè associerà la sua azione al dolore inflitto al fratello e quindi in qualche modo ad un "male".

Un bambino non deve essere obbligato, nè schiaffeggiato, nè maltrattato, i genitori non devono fare scelte al posto suo nè religiose nè di impieghi di tempo: la soluzione migliore per il bambino sarebbe quella di lasciarlo libero di decidere spontaneamente, senza l'indicazione dei genitori, i quali spesso tendono ad assumere un atteggiamento di controllo troppo elevato, tale che non c'è più distinzione tra il pensiero del bambino e il pensiero loro.

Le conseguenze di questa cattiva educazione sono che il figlio non compie una crescita libera, pensieri, paure e idee gli sono trasmessi dai genitori e da loro controllati, con la giustificazione di scegliere "il meglio" per lui. In realtà non è così, è necessario avere un atteggiamento positivo nei confronti del bambino e sempre aperto ad ogni suo cambiamento. Solo crescendo in un clima sereno è possibile lo sviluppo che porta alla distinzione dal figlio dai genitori.

Elena

mercoledì 18 gennaio 2012

L'evasione fiscale non è da combattere



Negli ultimi tempi la RAI sta trasmettendo una campagna contro l'evasione fiscale, non meno peggiore di quello del canone RAI.
La TV imposta delle presupposizioni: in questo caso che è indinspensabile combattere l'evasione fiscale e chi non paga le tasse sbaglia.

Gli italiani ovviamente vanno dietro queste idee e presuppongono anche loro, tuttavia questo è comprensibile, il ragionamento comune è : "Se io pago perchè un altro non deve farlo?". Questo è detto soprattutto da chi non ha le possibilità di evadere ed è in qualche modo invidioso di chi può, è logico che se una persona pagasse le tasse con piacere non guarderebbe se gli altri le paghino o no.

Immaginate che ci sia una persona ingiustamente detenuta che ha trovato il modo di fuggire. Non penso che se gli altri detenuti per invidia lo riferissero alle guardie abbiano fatto la cosa giusta, difatti non aveva colpe.

Allo stesso modo, è colpa nostra se dobbiamo pagare così tanto, noi che lavoriamo costantemente ricevendo quasi nulla. Bisognerebbe che ognuno guardasse sè stesso e anzichè chiedersi perchè non paghiamo tutti, ci sarebbe da domandarsi perchè si paga così tanto.

Pagare le tasse infatti non è giusto, esse sono la diretta conseguenza dell'emissione di moneta debito, lo stesso sistema monetario è malato fin dalla nascita.

Da questo punto di vista chi non paga è ampiamente nel giusto o almeno non è criticabile poichè non è lui che sta rovinando il Paese.

Como Evoluzione





Ci avete mai pensato? Ogni giorno riceviamo notizie da ogni parte del mondo. La maggior parte di quelle proviene spesso da un'unica fonte e, non potendo di fatto controllarne di persona la veridicità, essa viene spesso creduta sulla parola, dando per scontato che se è scritta/detta non può essere falsa. Una volta compiuto questo passaggio di totale fiducia nei media, sono loro in pratica a decidere cosa devi sapere e cosa non, cosa è vero e cosa è falso.

Perciò, non potendo di fatto essere sicuri di niente, è necessario che prima di dare per scontato delle notizie che non possiamo verificare, si parta da ciò di cui possiamo essere certi, e da lì si agisca di conseguenza. È infatti inutile auspicare alla democrazia diretta se innanzitutto non siamo attenti ai problemi della comunità più vicina in cui viviamo.

Lo scopo del blog è quindi non solo quello di informare sulle notizie della zona como-basso comasco-varese, ma anche quella di aumentare lo spirito critico delle persone mettendo in dubbio ogni cosa, in modo che esse, in piena autonomia, possano dare un loro giudizio sulla notizia e cercare soprattutto il confronto con le opinioni degli altri.

Quando si imparerà a cambiare idea sarà allora possibile il vero cambiamento sia di sè stessi che della società. Se invece si continuerà ad avere una convinzione troppo forte delle proprie idee la democrazia vera non potrà mai esistere.

La nostra pagina facebook : Lo Sai Como

Elena